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Le "Marce" di cui il mondo ha bisogno...

 

 

 

Il poliziotto canadese Michael Sanguinetti il 24 Gennaio scorso, durante un seminario su prevenzione e sicurezza alla York University di Toronto, ha rivolto un’ infelice raccomandazione alle studentesse: “Le donne, ha detto Sanguinetti,  dovrebbero evitare di vestirsi come prostitute per non correre il rischio di diventare possibili vittime”. Il poliziotto, capito l’errore fatto,  ha presentato immediatamente le sue scuse all’Università e alle studentesse.

 

Le marce delle prostitute?

Questo episodio, però,  è stato come una goccia che ha fatto traboccare il vaso.  Si è innescata una reazione a catena che si sta estendendo in tutto il mondo. 5 ragazze di Toronto, infatti,  stanno dando vita a un movimento globale chiamato “la marcia delle prostitute”.  Dopo le prime due marce, a Toronto e a Boston, le organizzatrici hanno annunciato che il prossimo 5 Giugno ci saranno marce in contemporanea a Londra e ad Amsterdam. Questo movimento, nell’intenzione delle fondatrici,  dovrebbe servire a far capire al “sistema”,  una volta per tutte,  che gli stupri non hanno niente a che fare con il modo con cui si vestono le donne. (http://www.slutwalktoronto.com/)

 

Il funzionamento del cervello dei maschi

Certamente, amici,  sarebbe stato meglio se Sanguinetti quella frase non l’avesse pronunciata.  La parola prostituta, al di là del giudizio morale sul comportamento delle donne che si definiscono tali,  richiama alla memoria il dramma di migliaia di donne e bambine costrette a prostituirsi per la miseria nella quale versano. Ciononostante considerare il modo di vestire delle donne qualcosa di completamente indifferente ai fini della relazione tra maschi e femmine, permettetemi di dirlo,  suppone una totale ignoranza del funzionamento del cervello di noi maschietti. Qualche anno fa la dottoressa Susan Fiske,  psicologa della Princeton University in New Jersey, presentò al più importante congresso scientifico del mondo, quello dell'American Academy of Advancement in Science che si tenne a Chicago,  uno studio sul funzionamento del cervello dei maschi quando ai soggetti vengono mostrate foto provocanti di donne.

 

La neuroscienza

Como tutti sanno, ormai, con le nuove tecniche di scansione del cervello la neuroscienza, questa disciplina nata da pochi decenni,  è capace di individuare quali aree del cervello si attivano durante una qualsiasi attività del soggetto. La dottoressa Fiske, in base allo studio condotto dall’equipe di scienziati da lei guidata,  ha dimostrato che a fronte della visione di foto provocanti di donne,  le aree attivate nel cervello maschile erano quelle che si attivano prima di maneggiare utensili da lavoro come martello e cacciavite, mentre i centri neurali dell'empatia, ovvero quei circuiti deputati ad interagire con gli altri e a comprenderne le emozioni,  si spegnevano. (http://www.guardian.co.uk/science/2009/feb/16/sex-object-photograph)

Le foto sexy, quindi,  fanno diventare le donne davvero «oggetti» nella mente maschile. Ci terrei  a sottolineare che questa affermazione viene dalla scienza e non dalla morale di una qualsiasi Religione. La domanda che io pongo è questa: è chiedere troppo alle donne di aiutare i maschi  a controllare i propri istinti vestendo e comportandosi in modo dignitoso così da alimentare in essi il rispetto per le loro persone?

 

Le marce della Purezza!

Non credo che il mondo abbia bsogno delle marce delle prostitute: né delle vere prostitute, perchè ce ne sono già tante organizzate dalle varie mafie internazionali;  né di quelle finte. ll mondo di oggi ha bisogno di altre marce… Marce di persone che, credenti o non credenti,  hanno capito che tutta la contaminazione che c’è in questo mondo: ingiustzie, povertà, fame, sfruttamento di esseri umani, ha origine nel cuore dell’uomo, perché,  come dice Gesù, è dal cuore dell’uomo che nasce ogni sorta di malvagità.

Persone che marciano in questo mondo, quindi, per liberarlo dalla contaminazione del male sapendo che possono fare davvero la differenza solo nella misura in cui progressivamente liberano il proprio cuore dal male. Di marce della Purezza il mondo di oggi ha bisogno! Noi cristiani sappiamo che la purezza è un dono di Dio da implorare con umiltà.

Preghiamo,  insieme con Madre Liliana,  la Regina di Gigli perché interceda presso Dio per ottenere questa purificazione di cui la Chiesa e il mondo del terzo millennio hanno bisogno:

“O Divina Messaggera, porta al mondo annebbiato dall’incredulità e da turpi passioni il messaggio della purezza; Tu che facesti splendere il Sole della Verità, illumina le anime di bianca luce, chiama a te una folta schiera di giovani arditi che sulle tue candide orme dirigano i loro passi verso i lidi sconfinati dell’amore divino, si nutrano di liliali candori, aspirino ad alte vette, siano conquisi da un solo ideale: marinizzare le anime per ricristianizzare il mondo, per portarlo a Cristo Re d’amore. O Bianca Regina dei Gigli, o Alba radiosa dell’Universo, o Madre della Chiesa, porta tutte le anime al tuo figliuolo Gesù.”

 

P. Elia del M.C.