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L'esperienza che si fa Messaggio

 

Che il Messaggio cristiano prima di essere un Messaggio sia un’esperienza di vita nello Spirito che si fa messaggio è di una evidenza abbagliante!

Così scrive San Giovanni Apostolo nella sua prima lettera:

Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.”

(1 Giovanni 1,1-4; vedi anche 1 Gv 2,12-14)

 

Abbiamo creduto all'amore di Dio 

Benedetto XVI, quasi facendo eco a questo testo di San Giovanni nella sua “Deus Caritas est”,  afferma: All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva.” (Deus Caritas est, 1)

Quale sia poi il Messaggio che il cristiano comprende attraverso questa esperienza può venire sintetizzato in questo modo: “Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”  (1 Gv 4, 16). Difatti: “così il cristiano può esprimere la scelta fondamentale della sua vita. Noi abbiamo riconosciuto l'amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto“. (Deus Caritas est, 1)

Papa Francesco scrivendo al Dottor Eugenio Scalfari ci da questa sua bella testimonianza: La fede, per me, è nata dall’incontro con Gesù. Un incontro personale, che ha toccato il mio cuore e ha dato un indirizzo e un senso nuovo alla mia esistenza. Ma al tempo stesso un incontro che è stato reso possibile dalla comunità di fede in cui ho vissuto e grazie a cui ho trovato l’accesso all’intelligenza della Sacra Scrittura, alla vita nuova che come acqua zampillante scaturisce da Gesù attraverso i Sacramenti, alla fraternità con tutti e al servizio dei poveri, immagine vera del Signore. Senza la Chiesa — mi creda — non avrei potuto incontrare Gesù, pur nella consapevolezza che quell’immenso dono che è la fede è custodito nei fragili vasi d’argilla della nostra umanità.”  http://www.repubblica.it/cultura/2013/09/11/news/sintesi_lettera_bergoglio-66283390/

In questo modo Papa Francesco ci ricorda la possibilità che hanno gli uomini di tutti i tempi di incontrare Gesù attraverso la  Chiesa.

Benedetto XVI aveva scritto nella Deus Caritas est: “Anche nella successiva storia della Chiesa il Signore non è rimasto assente: sempre di nuovo ci viene incontro – attraverso uomini nei quali Egli traspare; attraverso la Sua Parola, nei Sacramenti, specialmente nell’Eucarestia. Nella liturgia della Chiesa, nella sua preghiera, nella comunità viva dei credenti, noi sperimentiamo l’amore di Dio, percepiamo la sua presenza e impariamo in questo modo anche a riconoscerla nel nostro quotidiano.”  (Deus Caritas est, 16)

 

Il Messaggio di Purezza della Bianca Regina dei Gigli

Quello che vale per il Messaggio cristiano vale, in qualche modo,  anche per il Messaggio d Purezza della Bianca Regina dei Gigli, il quale prima di essere un messaggio è un’esperienza che si fa messaggio.

Infatti: “Lo stesso "carisma dei fondatori" (ET 11) si rivela come un'esperienza dello Spirito trasmessa ai propri discepoli per essere da questi vissuta, custodita, approfondita e costantemente sviluppata in sintonia con il corpo di Cristo in perenne crescita.” (MR 11)

Madre Liliana esprime l’esperienza che Gesù le ha fatto fare in molti modi, ma ci sono delle espressioni che, secondo il mio modesto parere, esprimono l’essenza dell’esperienza, e quindi del messaggio, in modo davvero eloquente! Commentando la risposta di Gesù alla domanda di Filippo,  che gli chiedeva di mostrare loro il Padre: “Filippo chi vede me vede il Padre!” (Gv. 14,9), Madre Liliana del Paradiso così esprime la sua meraviglia per l’esperienza incredibile che fa nell’incontro con Gesù: “E come posso mai contemplarti, o Verbo di Dio, Tu che prendesti il suo Cuore per portarlo a noi, Tu che nella tua persona e nelle tue parole hai svelato il suo disegno di amore e di salvezza verso il mondo, senza gioire profondamente dinanzi a questo eccesso di amor divino?”  

(Madre Liliana del Paradiso, “Incontro a Cristo, riconciliazione e vita”, 14 settembre 1983, pag. 21).

 

“Io credo alla follia del tuo amore!” (M. L.)

Benedetto XVI, parlando del carisma dei Fondatori un giorno ebbe a dire che “Il Carisma dei Fondatori è una parola del Vangelo che lo Spirito ricorda alla Chiesa”. In questo senso la Parola della “Purezza” che lo Spirito Santo,  attraverso Madre Liliana,  vuole ricordare alla Chiesa ha a che fare con questo “eccesso” di Amore Divino. Si riferisce alla qualità di questo amore divino che è “eccedente”, “smisurato”, “eroico”, “senza limiti”, “senza interesse”. Un Amore che arriva fino a alla “Follia” della Croce.

 

E’ questa, dunque,  “l’ottica Spirituale” (= carisma) se così possiamo esprimerci, attraverso cui Madre vive l’esperienza fondamentale cristiana del “credere all’amore che Dio ha per noi.

Infatti in un altro testo Madre Liliana del Paradiso così si esprime: “Sì, o Amore che ami immensamente, io credo alla follia del tuo amore, credo all’eroismo di questo amore senza limiti e senza interesse,…”

(Madre Liliana del Paradiso, Trilogia d’amore 31 maggio 1962, pag 24).

 

E ancora nella via crucis da lei scritta afferma:   “Dalla sua cattedra di sangue e di gloria, il Salvatore dell’uomo m’insegna cosa significhi amare secondo il ‘suo’ stile. E’ questo suo ‘modo’ di amare che voglio imprimere nella mia vita e al suo stesso ‘prezzo’… “

 

Per cui non esita,  minimamente,  a chiedere a Gesù la sua stessa “Follia d’Amore”. Così scrive : “Dammi il tuo amore, la tua follia d’amore per il Padre, la tua follia d’amore per i fratelli, affinché, non a parole, ma con la mia vita, la mia gioia, la mia testimonianza d’amore, canti per le strade del mondo la tua Risurrezione” Amen!

 (Madre Liliana del Paradiso, In cammino con Te, o dolcissimo Cristo della Passione, verso il Calvario, pagg. 32.  39-40)

P. Elia del M.C.  – www.solidarity-mission.it

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