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A.D. 1911

 

L’anno centenario della nascita di Madre Liliana del Paradiso, che ricorre il 20 dicembre 2011, ha risvegliato, vorrei dire quasi naturalmente, in me un interesse particolare per gli eventi accaduti nell’anno 1911: Madre Liliana, infatti, è nata il 20 Dicembre 1911. Ho acceso il mio computer e ho esplorato, navigando di sito in sito, quell’anno che riveste tanta importanza per noi, membri della Compagnia della Regina dei Gigli.

Tre gli eventi che hanno, in particolare, richiamato la mia attenzione …

 

La Rivoluzione Messicana

Dopo la sconfitta del governo dittatoriale del Generale Porfirio Dias, che con la sua politica aveva affamato il 90 % della popolazione messicana composta soprattutto da campesinos, non avendo trovato un accordo con il nuovo Presidente liberale Francisco Indalecio Madero, nell’Ottobre del 1911 l’ Eroe Nazionale Messicano, Emiliano Zapata, coadiuvato dall’altro Eroe Pancho Villa, fa partire l’offensiva, denominata “il piano di Ayala”,  per il raggiungimento di una più equa giustizia sociale.  Tutti coloro, considerati in seguito eroi nazionali, che avevano combattuto contro il Dittatore  Porifirio Dias, morirono assassinati, tra essi il Presidente Francisco Indalecio Madero, il Generale Emiliano Zapata, e il Generale Pancho Villa. La Rivoluzione Messicana, che portò come risultato la Costituzione del 1917, non sembrò tuttavia rispondere in modo soddisfacente alla sete di giustizia sociale. Quello che è certo è che costò la vita a più di un milione di persone.

Ripensando alla nascita di Madre Liliana riflettevo come in questo stesso periodo nasceva una creatura che avrebbe accolto nel suo cuore quella che è la vera Rivoluzione portata dal Figlio di Dio sulla terra: “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt. 5,8), e che ci ricorda che è illusorio pensare di cambiare le strutture sociali senza che prima e/o contemporaneamente non si collabori con lo Spirito Santo per il cambiamento del cuore degli uomini. Così scrive:

“Nella nostra società, sempre più condizionata dal benessere, dal consumismo, dall’egoismo, che rende il cuore dell’uomo una selva di schiavitù, oscurando la sua originaria, limpida trasparenza, per cui non riesce più a “vedere” e a “sentire” Dio, il messaggio della purezza è sconvolgente, e inquietante. E’ un richiamo forte  al ritorno alla Sorgente; è luce abbagliante che mette a nudo la menzogna e ristabilisce l’armonia del creato e nell’uomo; è invito a fare spazio a Dio nel cuore dell’uomo, affinché lo sviluppo dell’uomo e della società sia a beneficio dell’uomo medesimo” (Madre Liliana del Paradiso)

 

Il varo del transatlantico “Titanic”

Un altro evento che ha attirato la mia attenzione è stato il varo del Transatlantico della White Star Line, Titanic, il 31 Maggio del 1911. Esso fu chiamato Titanic proprio perché era la più grande e lussuosa Nave allora esistente. Era considerata, per le sue caratteristiche tecniche, “Inaffondabile”!

Tutti sappiamo la tragedia immensa che accadde quella notte tra il 14 e 15 Aprile del 1912 proprio nel viaggio inaugurale da Southampton (UK) a New York (USA) in cui perirono 1523 persone dei 2223 passeggeri presenti a bordo,  a causa della collisione con un iceberg.

Questo episodio mi ha fatto riflettere, non poco, sul rischio che l’essere umano corre quando, dando spazio alla Superbia,  fa affidamento soltanto sulle sue forze, sulla sua intelligenza, sulle conquiste della scienza e della Tecnica. Il maestoso Titanic, ritenuto inaffondabile,  affondò nel suo primo viaggio inaugurale, in appena un paio di ore …

Anche questo episodio mi ha riportato alla mente il pensiero della nostra venerata Madre Liliana che fece della ricerca dell’umiltà e del nascondimento il suo principale impegno ascetico. Così scrive “ La sapienza, la scienza umana, è vero, fa grandi gli uomini, li rende famosi, celebri nella storia del mondo, ma se non è unita a quella divina costruisce sulla sabbia e invano … l’uomo è ammalato di superbia, è gonfio di orgoglio, si ritiene autosufficiente, non bisognoso di Dio, di cui può fare, erroneamente, a meno. In questo mondo che si gloria delle sue glorie caduche, di un giorno, che si allontana sempre più paurosamente dalle fonti della grazia, abbiamo bisogno di chinare la fronte nella polvere del nostro niente, della nostra miseria.” (M. L. Stella dell’umiltà, pag. 86-87)

 

La Guerra Italo - Turca

Un altro evento al quale ho prestato attenzione è stato la guerra dell’Italia con l’Impero Ottomano per la conquista del territori della Cirenaica e della Tripolitania, che, in seguito,  insieme con il Fezzan,  formeranno lo Stato della Libia, nell’Africa nordorientale.

La Politica colonialista del Re Vittorio Emanuele III e del Primo Ministro Giovanni Giolitti portò l’Italia il 29 Settembre del 1911 a dichiarare guerra alla Turchia e alla conquista di queste terre che tanto sangue e tanta sofferenza costarono al popolo libico. Fu ancora l’orgoglio di riportare, in qualche modo,  l’Italia ai fasti dell’Impero Romano, a spingere coloro che allora governavano il nostro paese alla guerra e a spargere tanto sangue innocente. Quando l’uomo non percepisce più, nella fede, la sua figliolanza divina non riconosce più nell’altro un fratello da amare.

Anche questo evento ha riportato alla mia mente il pensiero di Madre Liliana che ha fatto della sua vita un’offerta a Dio per la salvezza dei fratelli. Cosi scrive: “La vera purezza fa spazio allo Spirito che abita in noi, e che nella solitudine interiore ci parla, ci apre orizzonti  sconfinati di luce, ci fa amico il mondo intero” (Madre Liliana del Paradiso)

P. Elia del M. C.

 

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