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L'Immacolata Regina dei Gigli!

Considerazioni a margine del Convegno Mariologico Nazionale, “Il grido del terzo millennio: purezza, purezza!”

(26 -28 Settembre, Tempio della Regina dei Gigli, San Giorgio a Cremano, Napoli)

 

Oltre ogni aspettativa

Dal 26 al 28 Settembre c.a. si è svolto a San Giorgio a Cremano, presso il Tempio della Regina dei Gigli, il primo Convegno Mariologico nazionale dal tema, “L’Immacolata Regina dei Gigli, Madre Liliana del Paradiso e  il grido del terzo millennio: purezza, purezza!”.

L’espressione “il grido del terzo millennio” è tratta dal  titolo di un libro di Madre Liliana del Paradiso, Fondatrice della Compagnia della Regina dei Gigli, che descrive, con uno stile che possiamo, a ragione,  definire “liliale”, dodici virtù di Maria, la Bianca Regina dei Gigli. Questo libro era stato dato ai relatori perché dessero fondamento teologico al nuovo titolo e al messaggio che da esso promana.

I risultati sono andati al di là di ogni aspettativa, sia per quanto riguarda la competenza dei relatori che hanno fatto onore alla loro fama di esperti Internazionali, con delle bellissime e profonde  relazioni che saranno pubblicate, si spera,  per la fine dell’anno, sia per la folta partecipazione di sacerdoti, suore e laici che hanno riempito, fino all’inverosimile, l’auditorium, attiguo al Tempio.

Poiché risulterebbe ardua una sia pur minima sintesi di quello che è stato detto, rimando al libro degli atti del Convegno coloro che volessero approfondire l’argomento. In questa sede vorrei comunicare quello che mi ha particolarmente colpito di questo Convegno.

 

Il titolo “Regina dei Gigli” nasce con Madre Liliana!

Il mariologo di fama Internazionale Prof. Stefano De Fiores, nella sua relazione ha,  tra l’altro, affermato che il titolo Regina dei Gigli, dato alla Madre di Dio, nasce “di fatto” con Madre Liliana, che in un’ora di Adorazione scritta alla fine del 1939,  per la prima volta chiama Maria, “Immacolata Regina dei Gigli”. Tutti i relatori hanno poi concordato sulla “ragione fondamentale” del nuovo titolo: Dio che ha ispirato Madre Liliana perché diffondesse il culto alla Madre del suo Figlio presentata, così con il nuovo titolo di Regina dei Gigli e il suo messaggio di purezza, vuole affascinare l’umanità del terzo millennio con la bellezza del Suo “progetto” sull’uomo. Infatti quando Madre Liliana parla della purezza non si riferisce innanzitutto e soprattutto alla castità. Quello del “corretto uso” del corpo è solo un aspetto e nemmeno il più importante della purezza. Per il Vangelo i peccati cosiddetti dello spirito,  per  esempio l’orgoglio, la superbia, sono molto più inquinanti dei peccati della carne. Per madre Liliana la purezza è innanzitutto “una nuova, sconfinata capacità di amare e di donarsi”, cioè  come ama e si dona Dio: “fino alla fine”.

Nella sua ricerca storica il P. De Fiores ha evidenziato come il giglio sia considerato da tutti gli autori cristiani il più bello tra i fiori e, tenuto conto della riscoperta nell’era post-moderna della dimensione simbolica, ha concluso che questo titolo ha una forte valenza evocatrice per gli uomini del nostro tempo. Evoca la sete di una completezza, di una perfezione, di una bellezza da conquistare. Non è forse l’esodo di moltitudini di esseri umani alla ricerca dei santi,  l’ ‘espressione di questa sete? I santi sono, in misura certamente minore che alla Madre di Dio, le creature che si sono avvicinate di più al progetto di perfezione umana che Dio vuole per l’uomo creato a sua immagine e somiglianza. Cosa ci dicono i milioni di pellegrini che si recavano a San Giovanni Rotondo con la speranza di incontrare San Pio da Pietralcina o   le folle che attendevano ore e ore pur di poter incontrare la Beata Madre Teresa di Calcutta?  E cosa pensare dei milioni di fedeli che attendevano il Servo di Dio, Giovanni Paolo II, ogni volta che visitava una nazione? E’ il  fascino del “Campione” di umanità che ogni santo ci propone! Ecco, Maria, la Bianca Regina dei Gigli eccelle su tutti i santi per la bellezza dell’umanità. Bellissima perché purissima espressione del disegno di Dio sull’uomo!

Purezza, quindi, come bellezza dell’essere umano “ integro e incontaminato”, così come Dio lo ha pensato e realizzato innanzitutto in Gesù, l’uomo perfetto, seguendo il quale si diventa più uomini (cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et Spes n° 41). Gesù Cristo è il Primogenito della nuova creazione , ma Lui è una Persona Divina, è il Verbo di Dio che si è fatto uomo. Maria, l’Immacolata Regina dei Gigli,  è in tutto e per tutto una creatura umana. In lei il progetto di Dio si è realizzato in modo purissimo, nel massimo grado di perfezione concesso ad una creatura. Maria è, per questa ragione, il prototipo della Chiesa senza macchia e senza rughe. Lasciamo che sia la stessa Madre Liliana a parlarci della bellezza della Regina dei Gigli. Questo passo, che riportiamo di seguito,  è tratto dalla “Stella” della Purezza.

 

L’azzurro oceano dell’universo

“L’azzurro oceano dell’universo, immobile nel suo caos, nella profondità dei suoi abissi non ancora delineati, nei palpiti fluenti di vita già impressi negli elementi ma non esplosi, viene investito da una cascata luminosa di bianca luce che irrompe nelle tenebre e trasfigura tutto nel suo immacolato bagliore. Trasparenti scintille si staccano da quella iridescenza opalina, leggere nella morbidezza del loro colore, e come in un magico balenio, si disperdono nel creato, trasformato in terso cristallo. Una prodigiosa bellezza fluisce e avvolge l’intero cosmo, percorre l’immensità dei cieli e penetra negli anfratti caliginosi della terra, imprimendo vita e calore dov’è aridità e morte. Non vi è ombra che possa impallidire questo chiarore, tenebra che possa spegnerlo, macchia che possa offuscarlo, tanto è nitido nel suo fascino irresistibile, effondendosi intensamente radioso in un ritmo sempre più travolgente. Nel grande silenzio dell’Universo, l’Eterno ammira stupito quest’onda di fuoco e di luce adamantina , che giunta davanti al Suo trono, s’arresta sfavillante, rinchiudendosi nel calice d’oro di un bianchissimo giglio. E Dio con tenerezza infinita, lo coglie delicatamente, ne aspira l’inebriante profumo ed imprime su di esso, primigenio Fiore della Sua creazione, il sigillo del Suo Amore. O Bianca Regina dei Gigli, sei Tu l’immacolato Fiore, plasmato dall’Onnipotenza divina, per essere l’armonia del Creato, il sorriso dei cieli, la gioia della nostra terra. Sei Tu la trionfante Aurora di purezza che proietta celesti bagliori, annunciando al mondo l’Eterno Sole di verità. In Te l’Artefice divino tracciò il Suo purissimo disegno, in Te lo realizzò, in Te l’amò; e Tu, quale candida e soffice neve silenziosa messaggera di purezza, scendesti dagli eterni fulgori rivestita di grazia e di bellezza, per riversare il Tuo incontaminato candore sulle altezze el nostro orgoglio, sui brulli monti della nostra umanità, sulle fangosi paludi della nostra colpa.” (Madre Liliana del Paradiso).

In questa sua “liliale visione” del carisma della purezza Madre Liliana è in perfetta consonanza con il Magistero della Chiesa. Vogliamo ricordare un passaggio del famoso discorso di chiusura del VII Congresso Mariologico Internazionale che si svolse a Roma nel 1975 (cfr. Osservatore Romano, 18 maggio 1975, pag. 2, col 7) con il quale il Santo Padre, Paolo V volle rispondere alla seguente domanda: “Come riproporre in maniera adeguata Maria al popolo di Dio, si da ridestare in esso un fervore di rinnovata pietà mariana?” La sua risposta fu la seguente: “Al riguardo, si possono seguire due vie. La via della verità anzitutto, cioè della speculazione biblico-storico-teologica. Che riguarda l’esatta collocazione di Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa: è la via dei dotti … di cui si avvantaggia la dottrina mariologica. Ma vi è anche, oltre a questa, una via accessibile a tutti, anche alle anime semplici:  è la via della bellezza …” Maria è, secondo il Santo Padre, “l’ideale supremo di perfezione …, è la donna vestita di sole (Apoc. 12, 11), nella quale i raggi purissimi della bellezza umana si incontrano con quelli sovrani, ma accessibili, della bellezza soprannaturale”.  Quale la ragione di questa suprema perfezione e bellezza? Così rispondeva il Papa: “Perché Maria è ‘piena di grazia’ cioè, noi possiamo dirla piena di Spirito santo, la luce del quale in Lei rifulge di un incomparabile splendore”. Il Santo Padre individuava, quindi,  nella purezza di Maria la causa prima della sua bellezza.

 

La “via liliale”

La via della purezza, dunque,  per rinnovare la nostra devozione a Maria e, con l’aiuto della sua potente intercessione, giungere a Dio. È questo l’aspetto che mi ha colpito in modo particolare e che è stato evidenziato, in qualche modo, in tutte le relazioni. A cominciare da quella del Prof. Gaetano De Palma, che ha fatto l’esegesi del passo del cantico dei cantici 6,3: “Io sono del mio amato e il mio amato è mio; egli pascola tra i gigli”.

Il Prof. Andrea Milano ha evidenziato, tra l’altro,  come la fede del popolo di Dio, nel corso dei secoli,  sia stata salvata più che dalla teologia, destinata solo a un’elite,  dalla bellezza della liturgia,  in particolare la meditazione del Santo Rosario della Vergine Maria.

Il Prof. Pasquale Giustiniani, pienamente in linea con quanto afferma Madre Liliana, ha evidenziato come la purezza più che castità e verginità sia la rivelazione dell’ Agape, l’amore folle di Dio, che è alla base della vita nuova del cristiano e che ha nelle beatitudini, specialmente nella sesta: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”, la Magna Carta della condotta morale del cristiano.

Tanto affascinante è la Bellezza della Bianca Regina dei Gigli, ha detto, tra l’altro,  il prof. Alfonso Langella, che Madre Liliana chiama la Mamma Celeste con 150 nuovi titoli, oltre a quelli tradizionali. La Tutta Bella perché Tutta Pura deve, ha detto il prof. Langella, affascinare e conquistare a Cristo l’uomo post-moderno in tutte le sue dimensioni. Alcune delle suggestioni emerse sono: La purezza nella relazione con la creazione (impegno ecologico); la purezza nelle relazioni sociali (Solidarietà, rispetto dei diritti umani e rispetto dei cosiddetti “valori non negoziabili); la purezza nella vita politica (la ricerca del bene comune e non dei propri interessi).

Il Dott. Angelo Scelzo, ha affermato che purtroppo oggi l’unica bellezza esaltata è quella terrena,  la quale troppo spesso è deturpata dalle esigenze del “mercato”, per cui la via della purezza di Maria, la Bianca Regina dei Gigli potrebbe essere una “strada” anche per l’umanità digitale del terzo millennio così sensibile alla bellezza.

Infine il Prof. Carmine Matarazzo ha affermato chiaramente che la famosa “emergenza educativa”, che lui ha preferito chiamare “istanza educativa” per evitare lo sbaglio di pensare che l’educazione sia solo un problema del terzo millennio e non un compito e una responsabilità per tutti i tempi,  si risolve solo riscoprendo la bellezza dell’essere umano creato da Dio a sua immagine e somiglianza. Un umanesimo integrale (ha citato spesso Jacques Maritain),  può dunque salvare la generazione dei “digital native” dal vuoto educativo in cui navigano. Chi più della Bianca Regina dei Gigli può far riflettere l’umanità contemporanea sulla perfezione e la bellezza alle quali è chiamata l’umanità di tutti i tempi compresa quella dell’era digitale?

 

Un punto di partenza più che un punto di arrivo

Tutti i relatori sono stati d’accordo che il Convegno è stato un punto di partenza di un cammino di scoperta di questa nuova realtà: Il Carisma di Purezza della Bianca Regina dei Gigli, di cui Madre Liliana è l’Apostola. Abbiamo appena scalfito il Mistero. C’è ancora tanta strada da fare. L’appuntamento è per un prossimo Convegno da tenersi probabilmente a Maggio del 2011.

 

Un grande miracolo

L’invito del Moderatore, Mons. Adolfo Russo, poco prima di dare la parola a padre Liliano di Gesù Obbediente per le conclusioni, di fare un applauso a Madre Liliana ha commosso tutti. Una standing Ovation quindi a colei che posta da Dio, come pietra scelta e preziosa,  a fondamento di tutta l’Opera ha vissuto nel nascondimento più assoluto la sua lunga vita terrena … Questo è già, a dire di qualcuno, un grande miracolo!

 

P. Elia del M.C.

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