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La vita: un inganno o una "full immersion" in Dio ?

 

 

 

In questi giorni nelle sale cinematografiche d’Italia è stato presentato il film di Woody Allen : You’ll meet a tall dark stranger (incontrerai l’uomo dei tuoi sogni). Presentato al festival del Cinema di Cannes, che si è svolto dal 12 al 23 maggio c.a.,  questo film è  Interpretato da un cast eccezionale.

Ambientato a Londra, il film ha dei protagonisti che, pur di non accettare la realtà, si rifugiano in illusioni e menzogne: chi va dalla chiromante (Gemma Jones, mollata dal marito dopo 40 anni di matrimonio), chi si lascia irretire da ragazze equivoche (Anthony Hopkins che perde la testa per Lucy Punch), chi si ostina a evocare lo spirito della moglie defunta, chi si appropria del lavoro intellettuale di un altro per sopperire alla propria mancanza di talento (Josh Brolin), chi come Naomi Watts fantastica su storie d’amore inesistenti… tra cui l’innamoramento con il suo capo, Greg (Antonio Banderas).

 

La vita è un incubo?

Il messaggio di questo film riflette la visione del mondo che ha Woody Allen.

Infatti, nello scambio di battute davanti alla platea di Cannes, il Regista ha ammesso di essere stato pessimista e triste fin da bambino, di essere contro la morte, ha consigliato di evitare la vecchiaia perché “ svaniscono intelligenza, saggezza e generosità, la digestione si fa difficile, la vista cala …” Ha chiaramente confessato che, per lui,  la vita è un incubo e un’esperienza oscura. Che l’unica salvezza è mentire, non smettere mai di cullarsi nelle illusioni, altrimenti non puoi farcela.

Il Messaggio di questo film però, a mio modesto parere,  riflette anche la visione della vita che ha il neo-paganesimo di questo nostro mondo postmoderno,  e che si può ben sintetizzare nella frase di Shakespeare che precede i titoli di coda del film,  cioè : che la vita è il racconto di un idiota, pieno di rumore e furia, che alla fine non significa nulla!".

 

La soluzione: una full immersion nelle illusioni?

L’unica salvezza a questo punto,  secondo Woody Allen,  sarebbe una full immersion nelle illusioni e nelle emozioni e sensazioni che esse possono dare.

 A questo proposito l’industria di Hollywood con i suoi effetti speciali,  e lo straordinario potere d’illusione che le nuove tecnologie possono creare potrebbero contribuire,  in modo determinante,  a salvare l’umanità dall’incubo della vita, facendo affluire, contemporaneamente, nelle casse dei Produttori d’illusioni milioni di dollari …

 

La vita è un grande dono di Dio!

 A questo punto, cari amici,  vi devo confessare una cosa: Io posso capire che una persona che non abbia incontrato Dio possa essere così disperata .., quello che non riesco a capire è il perché a ognuna di quelle affermazioni fatte dal Regista Americano, durante la presentazione a Cannes dello scorso maggio,  la platea sia scoppiata a ridere e ad applaudire.

Non riesco a capire cosa ci sia da ridere quando una persona manifesta un vuoto così drammatico…

In ogni caso sono pienamente d’accordo con Woody: la vita senza Dio è davvero un incubo!

E’ nota l’etimologia della parola “entusiasmo” che viene dal greco “en Theos” (= in Dio). La gioia, la vera gioia viene solo dall’incontro “con Dio”, dall’essere “in Dio”.

 

La vita? Una full immersion nella Purezza dell’ Amore di Dio

Capisco, invece,  sempre di più quanto il mondo contemporaneo abbia bisogno della Chiesa. Quanto  importante sia la missione della Chiesa nel mondo di oggi, quanto sia importante l’annuncio gioioso: Cristo Risorto ha sconfitto il male e la morte! Solo la Risurrezione di Cristo, questa esplosione d’amore, come la definisce il Santo Padre Benedetto XVI, può trasformare la vita da incubo, in un’avventura meravigliosa.

In questo periodo di Avvento che ci prepara alla Solennità de Santo Natale, vorrei pregare e invitare a pregare:  possa la misericordia di Dio far splendere  “la luce della stella” su tanti nostri fratelli e sorelle che vivono nelle tenebre,  perché possano anch’essi prostrarsi ai piedi di questo Bambino e scoprire in Lui che “non è un salto nel nulla, nell’ignoto, nell’incerto, l’esistenza umana, ma una marcia di speranza, è la gioiosa attesa di una festa che non ha fine, è la comunione con Cristo, Via, Verità e Vita.” (Madre Liliana)

P. Elia del M.C

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