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"Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto ancora: rallegratevi!"

(S. Paolo)

Rallegrarsi in questo mondo?

Giustamente, come qualcuno ha affermato, dopo l’11 di settembre 2001 il mondo non è più lo stesso.

La morte di migliaia di persone a causa di un attacco terroristico che non ha precedenti e l’inizio di una guerra contro un nemico invisibile della quale sappiamo quando è cominciata ma non sappiamo quando finirà.

Un focolaio di violenza che ha il suo epicentro nella Palestina, una terra che ha visto nascere Colui che noi cattolici riteniamo L’Emmanuele, Dio stesso in mezzo a noi: Gesù Cristo. Un focolaio di violenza che potrebbe portare l’umanità sul baratro di una terza guerra mondiale.

E inoltre le disparità sociali tra ricchi e poveri che sono semplicemente scandalose, il pianeta che con le sue risorse è a rischio estinzione.

E senza andare così lontano e per limitarci alla nostra Italia:

-         tensioni sociali che portano a un’instabilità politica ed economica;

-         storie di ordinaria violenza che colpiscono persone impegnate nel campo della politica e del sociale;

-         situazioni di degrado di abbandono e di emarginazione che sono terreno fertile per l’ingiustizia, la criminalità e alle quali si risponde, invece che con la prevenzione, con la repressione.

 

Rallegrarsi nel carcere di Poggioreale?

Se è complicato trovare motivi di gioia per coloro che vivono “fuori” allora è impresa impossibile trovarli per quelli che vivono “dentro”.

Come è possibile rallegrarsi quando si vive dentro una stanza di pochi metri quadrati per 22 ore su 24 ogni giorno, per mesi, per anni, perché il carcere che potrebbe ospitare 1100 cittadini detenuti ne contiene 2700?

Come è possibile rallegrarsi sapendo che la tua famiglia deve affrontare sacrifici enormi per andare avanti mentre tu sei lì chiuso impossibilitato di prestare qualsiasi aiuto?

Come è possibile rallegrarsi quando la condanna più spietata per i crimini commessi viene dalla tua propria…coscienza?

Come è possibile rallegrarsi quando il processo comincia solo dopo anni e si comincia a perdere la concezione del tempo e ti viene il panico quando pensi che potresti perdere il controllo della tua mente?

 

Come è possibile rallegrarsi in un mondo come questo?

Eppure nonostante tutto, le parole di S. Paolo che ci invitano a rallegrarci restano ancora valide.

“Rallegratevi nel Signore, ve lo ripeto ancora rallegratevi nel Signore!”

  La ragione? Cristo è Risorto!

  La risurrezione di Gesù sconvolge tutti i parametri che l’uomo si costruisce.

In Cristo risorto la morte è sconfitta dalla Vita, l’ingiustizia è distrutta dalla Giustizia, la menzogna disintegrata dalla Verità.

I Sommi sacerdoti della religione ebraica, con gli Anziani e gli Scribi pensavano di aver chiuso “il conto” con Gesù; pensavano di aver vinto la “partita” inchiodandolo definitivamente su una croce. In questo modo pensavano di aver spento la Voce che gridava la Vita, la Giustizia e la Verità.

Si sbagliavano molto!

In realtà la “partita” che essi pensavano di aver vinto non era finita…era finito solo il primo tempo!

C’era e C’è un “secondo tempo” che tutti gli ingiusti, i signori della guerra, i fautori di menzogne di tutti i tempi non conoscono!

Un “secondo tempo” nel quale Gesù di Nazareth “ribalta” il risultato del primo tempo.

Colui che nel primo tempo, per l’ingiustizia, la falsità, la malvagità e la violenza degli uomini, era morto, nel “secondo tempo”, nel Tempo senza tempo di Dio, è risorto!

E se prima era potente, ora è Onnipotente!

 

Ci dobbiamo credere!

E’ la fede nella resurrezione di Gesù che può “ribaltare”, che può “sbloccare” già nel primo tempo il risultato.

E’ la fede nella resurrezione di Gesù che può già nel primo tempo “cambiare” la nostra vita.

E’ la fede nella resurrezione di Gesù che può addirittura trasformare una sconfitta in una vittoria!

La di tanti fratelli che attraverso la fede nella resurrezione di Gesù hanno trasformato la “sconfitta personale” (del crimine commesso e della carcerazione successiva) in una vittoria lo dimostra!

 

“Rallegratevi nel Signore, ve lo ripeto ancora rallegratevi nel Signore!”

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Don Bruno Oliviero