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- Novembre 2002

Cristo Re dell'Universo

 

 

Nell’Antico testamento la figura del Pastore è stata sempre usata da Dio per definire la natura e la missione dei responsabili che lui stesso stabiliva per guidare il suo popolo.

In modo particolare il Re doveva essere il “Pastore” che guida il popolo ai pascoli erbosi e li difende da sui nemici.

Storicamente non sempre I responsabili del popolo d’Israele sono stati all’altezza della situazione. Per questo nella lettura tratta al Profeta Ezechiele leggiamo la profezia che sarà Dio stesso a pascere il suo popolo e lo pascerà con giustizia.

  “ Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura . Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d’Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.

                A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidare con i piedi quella che resta. Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra. Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più deboli fino a cacciarle e disperderle, io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora.” (Ez 34,11-22)

 

  Gesù è il Re

In Gesù questa profezia si realizza completamente: Egli è L’Emmanuele: Dio con Noi che viene per guidare il suo popolo tratto questa volta da tutti I popoli ai pascoli della vita eterna.

Proprio perché Gesù è il Dio fatto Uomo gli spetta di diritto l’attributo della Giustizia!

La lettura del Vangelo di Matteo ci dice quali sono I parametri con I quali il Pastore-Re dell’universo giudicherà tutti i popoli radunati davanti al suo Trono. (Mt 25,31 ss)

  Gesù è il Pastore-Re che “è degno di ricevere potere e Gloria e onore (Ap. 5,12 ) perche’:

-         Ha fasciato la pecora ferita..

-         Ha curato la pecora malata

-         Ha avuto cura della pecora grassa e della forte(Ez. 34,16)

-         Egli è il buon Pastore che è pronto a dare la sua vita per le pecore (Gv. 10,11)

 

In questo contesto vorrei particolarmente sottolineare che il Pastore-Re che giudicherà con giustizia è lo stesso che in questa dimensione terrena “ ha lasciato le 99 pecore per cercare quella perduta…(Lc. 15,1-7)

  La Sacra Bibbia ci dice che tutti in questo mondo nasciamo “perduti” e “lontani” da Dio, ma dato il contesto in cui mi trovo ad operare (sono cappellano nel carcere di Brooklyn NY dal giugno del 2002 e precedentemente per due anni sono stato cappellano al Carcere di Poggioreale di Napoli) non posso non pensare a questi nostri fratelli e sorelle che si trovano a dover vivere una parte della loro vita nelle prigioni del mondo. 

Premesso che nessuno può essere considerato colpevole fino al sentenza della Cassazione; premesso che molti di loro possono trovarsi in prigione innocentemente (L’ultimo caso negli Stati uniti è quello di Eddie Joe Lloyd che è stato in prigione per 17 anni. Nell’Agosto di quest’anno è stato rimesso in libertà. Il test del DNA ha dimostrato che non poteva essere stato lui a commettere il reato per il quale era stato condannato. Lloyd è la 110ma  persona negli U.S.A. ritenuto in un primo momento colpevole e condannata per poi scoprire che era innocente.

Finalmente ci sono coloro che possono aver ricevuto una condanna più severa di quella che effettivamente avrebbero dovuto ricevere.

 

domande

La  domanda che mi pongo come cristiano è questa:

Come si applica, in questo contesto de carcere, la parabola del buon Pastore?

  Per focalizzare ancora di più: il verbo usato da Gesù per descrivere l’atteggiamento del pastore nei confronti della pecora perduta è un verbo che lascia intendere che il pastore investe tutte le energie ( lascia le 99) che possiede per “Recuperare” la pecora perduta.

I verbi usati nella parabola fanno capire coinvolgimento pieno del pastore per cercare di “Riabilitare” le pecore (le  fascia, le  cura etc)” .

La “gioia “ - che a noi sembra esagerata- provata dal pastore che ritrova la “pecora perduta” fa intendere l’intrinseco “valore” della pecora al di là del fatto che si era perduta.

La perdita di una sola pecora agli occhi di Dio è un fatto così drammatico che Egli non ci pensa due volte a Lasciare le 99 e a “scendere in campo” con tutto il suo Potere, per cercarla e recuperarla.

  Le domande a questo punto si susseguono:

Come Cristiani abbiamo capito l’importanza che una sola pecora ha per Dio?

Impieghiamo le energie necessarie per “cercare” e “recuperare” ciò che era perduto? 

E siccome senza l’intervento di Dio nulla e’ possibile…Crediamo e lasciamo a Dio lo spazio perchè possa operare attraverso di noi la liberazione di tanti nostri fratelli e sorelle che vivono nel labirinto del crimine e sembrano incapaci di uscirne fuori?

 

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Don Bruno Oliviero